Il cane in spiaggia
Premettiamo che gli orari più corretti per portare il cane in spiaggia sono la mattina presto, indicativamente entro le 10.00/10.30 (più presto è e meglio è), oppure verso sera dalle 18.00 in avanti.
Esistono poi spiagge per cani e spiagge nelle quali sono ammessi i cani, vediamo le differenze:
Le spiagge in cui sono ammessi sono principalmente luoghi dove è possibile portare con sé il proprio cane, per questo motivo non è scontato che l’animale possa effettivamente entrare in acqua, comunicare con altri soggetti o godersi la giornata in libertà. Alcune sono attrezzate con piccole zone recintate all’interno delle quali è possibile tenere slegato il proprio cane, altre danno semplicemente la possibilità di legare il cane all’ombrellone.
Al contrario, le spiagge per cani o “bau beach” sono zone libere, più o meno attrezzate, dove non è possibile sostare senza il cane. Alcune sono dotate di sdraio e altre no, proprio per permettere ai proprietari bagnanti di scegliere la distanza più corretta da mantenere col proprio cane rispetto agli altri presenti.
Probabilmente, se il cane potesse scegliere, preferirebbe non accompagnarci al mare piuttosto che rimanere confinato in un piccolo recinto nella confusione di una spiaggia affollata o, ancor di più, preferirebbe la sua cuccia piuttosto che una corda legata ad un ombrellone…e tutto ciò con o senza il proprietario.
Al contrario, sempre che il soggetto gradisca effettivamente la spiaggia e l’acqua, potrebbe essere molto felice di giocare liberamente con noi o correre e nuotare in compagnia.
Cosa portare in vacanza
- Libretto sanitario: in valigia dovremo infilare il libretto del cane perché potrebbe essere richiesto dalla struttura che ci ospiterà e perché, anche se si spera che tutto vada per il verso giusto, è sempre meglio partire preparati.
- Collare dotato di medaglietta: Spesso chi porta il cane a fare il bagno lo spoglia da ogni accessorio, tuttavia la medaglietta è di fondamentale importanza, perché in caso di smarrimento può davvero essere la nostra salvezza. Ricordiamo che l’anagrafe canina è basata su un database regionale, se quindi doveste trovarvi in vacanza in un’altra regione e il cane dovesse perdersi malauguratamente, non sarebbe possibile identificarvi come proprietari. Con collare e medaglietta possiamo invece stare molto più tranquilli!
- Il cibo abituale: Assolutamente sconsigliato cambiare alimentazione in vacanza, durante la quale scombussoleremo già le abitudini molto amate da qualunque cane. Prepariamoci quindi a partire con un gran quantitativo di cibo, masticativi e bocconcini preferiti.
- La cuccia: Se non utilizzate un trasportino durante il viaggio (che normalmente viene molto apprezzato anche come tana), consigliamo di portare in vacanza la cuccia preferita del nostro cane, così che potrà sentirsi come a casa propria.
- Kit di primo soccorso: consigliamo di preparare un vero e proprio kit di primo soccorso per cani (ma facilmente utilizzabile anche dai proprietari) con bende, cerotti, pinzette per le zecche ecc. a cui aggiungere qualche parafarmaco che può esserci utile nei giorni di vacanza (fermenti lattici, crema cicatrizzante, pomata oftalmica, ecc.).
Cosa avere con noi in spiaggia
- Acqua a volontà: alcune spiagge sono attrezzate con fontanella, doccia o canna e acqua dolce per sciacquare i cani dopo una nuotata, altre no! Assicuriamoci di avere con noi acqua a sufficienza per dissetare (ricordate di portare anche una ciotolina pieghevole) e per togliere sabbia e salsedine dal cane per evitare irritazioni cutanee.
- Tenda da spiaggia o ombrellone: Se la spiaggia non è attrezzata, possono essere utili per assicurare un po’ d’ombra e sabbia fresca anche al nostro cane.
- Lunghina: Nelle spiagge adibite è possibile lasciare liberi i cani, tuttavia, se vi sentite più sicuri o se non avete ancora impostato un richiamo efficace, potete ricorrere all’utilizzo di una lunghina molto lunga (che superi anche i 5 metri) per permettergli di muoversi e nuotare liberamente. Ricordiamoci che, benché le spiagge siano per cani, il bagnasciuga è ovviamente popolato da qualunque bagnante decida di fare una passeggiata, bambini compresi. Avere la possibilità di richiamare il cane e, in emergenza bloccarlo, è una sicurezza in più.
- Giochi galleggianti: preferibili ai giochi che non galleggiano e che il cane potrebbe perdere tentando di immergersi per recuperarli con il rischio di far entrare acqua nelle orecchie, possibile causa di forti otiti! Meglio ancora se colorati perché permettono di essere visti con maggiore facilità da voi e dal cane ma, soprattutto, molto consigliati i giochi morbidi perché se rigidi costringono il cane a tenere la bocca semiaperta mentre nuota, provocando l’ingestione di grandi quantitativi di acqua salata e conseguente diarrea.
- Asciugamano: sembra assurdo, ma togliere l’acqua in eccesso dal pelo del cane è fondamentale per evitare la comparsa, per esempio, della sindrome della “coda fredda” (o cold tail) nella quale il cane riesce a sollevare solo il primo tratto della coda mentre il resto, fino alla punta, pende moscio e inerme. Non si tratta di nulla di grave, semplicemente il cane non riesce ad utilizzare adeguatamente i muscoli sollevatori della coda a causa di uno spasmo dato dall’acqua fredda o da un colpo d’aria sulla zona bagnata, ma può essere doloroso per l’animale.
Piccola parentesi “antiparassitari”
Ricordiamo l’importanza dell’utilizzo degli antiparassitari per prevenire non solo l’infestazione di pulci e zecche (con patologie annesse) ma anche la trasmissione e il contagio da malattie più gravi come Filariosi e Leishmaniosi.
Prima di partire, preoccupati di definire insieme al veterinario la profilassi più adatta in base alla vacanza programmata.
Anche oggi diciamo “No all’abbandono”, con la speranza che questo articolo possa essere utile ad organizzare una vacanza a 6 zampe coi fiocchi!
Per maggiori info: 375 53 77 555
orari: 10.00-13.00 / 14.00-19.00
segreteria@playdog.info
Contattaci, siamo sempre a tua disposizione.
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