Le cronache degli ultimi tempi purtroppo ci stanno raccontando troppi episodi di incidenti, molto spesso anche gravi o molto gravi, dove sono coinvolti bambini e cani.

Ho quindi deciso di scrivere questo articolo portando la mia esperienza di addestratore, padre e adottante di cane di canile per farvela conoscere ma soprattutto per far sì che si possa diffondere sempre più la consapevolezza di cosa vuol dire gestire il rapporto tra cani e bambini.

Non ho sicuramente la presunzione di poter cambiare il mondo, ma informare più persone possibile può di certo aiutare a prevenire incidenti, dai meno gravi a quelli mortali.

Come prepararsi all’arrivo di un cane in famiglia

L’arrivo di un cane in famiglia è sempre un evento molto emozionante, ma può nascondere insidie in una famiglia senza bambini, figuriamoci se ce ne sono!

Da quando sono addestratore mi sono dovuto confrontare spesso con il tema dell’arrivo di un nuovo cane in presenza di bambini: molte sono le persone che, fortunatamente, decidono di intraprendere un percorso di educazione del cane quando decidono che farà parte del loro nucleo famigliare che comprende uno o più bambini. Non necessariamente sono figli, ma capita spesso che si pensi anche a nipotini o ai figli di amici che bazzicheranno casa.

Mi sono sempre trovato a affrontare il discorso sulla teoria, ovviamente preparato dai corsi frequentati e da qualche stage che ho seguito per interesse personale. Da ottobre 2023 sono padre di Carlo e da ottobre 2024 è arrivato Nicolò a casa nostra, un cagnolone di circa 30 kili. Mi sono quindi ritrovato a mettere in pratica ciò che avevo studiato!

Il primo consiglio è quello di andare a conoscere il cane che vi porterete a casa. Esso sia di allevamento, esso sia di canile. Questo discorso vale in generale, ma con la presenza di un bambino diventa ancora più importante. Fatevi aiutare nella scelta da una figura professionale che possa valutare insieme a voi che tipo di cane avete di fronte per partire così col piede giusto. Una consulenza pre-adozione è sempre una buona idea, quando ci sono bambini di mezzo lo è ancora di più: scegliere il cane giusto per le vostre esigenze e quelle del vostro nucleo famigliare è fondamentale ed è il primo passo per una convivenza serena!

Se ne avete la possibilità, andate in canile o in allevamento col/i bambino/i: questa di sicuro è una mossa che può farvi capire ancora meglio, testando con mano, la predisposizione del cane in questione verso i bambini.

Nelle foto: incontro conoscitivo tra Nicolò (Cane) e Carlo (bambino); prove di passeggiata con Nicolò e Carlo in passeggino

playdog cane in canile incontro conoscitivo
playdog cane di canile in centro commerciale
playdog cane di canile in centro commerciale

Io personalmente ne ho avuto la possibilità quando sono andato a conoscere Nicolò e vedere coi propri occhi che non ci fossero problemi è stato davvero importantissimo per la nostra serenità e la riuscita dell’adozione. Siamo andati più di una volta con Carlo e abbiamo testato più momenti della quotidianità: in prima istanza abbiamo fatto una conoscenza. Carlo in passeggino e Nicolò di fianco per valutare le loro reazioni.

La seconda volta abbiamo provato a dare la merenda e il pranzo a Carlo in presenza di Nicolò per vedere la reazione del cane a questo momento che, ovviamente, si presenta più di una volta durante la giornata.

Come ultima prova, siamo andati a fare una passeggiata tutti insieme in un ambiente che simulasse quello urbano in cui Nicolò sarebbe andato a vivere: presenza del passeggino in movimento in mezzo a automobili e altri passanti.

Sembrano prove semplici che si possono dare per scontato, ma ricordate che i cani di canile hanno un loro vissuto che potrebbe includere la non conoscenza di bambini e altri oggetti della nostra quotidianità.

Cosa fare e non fare quando arriva il cane a casa

Abbiamo eseguito tutto a regola d’arte: ci siamo fatti aiutare nella scelta del cane, abbiamo fatto tutte le prove che potevamo fare sul campo e finalmente arriva il giorno in cui porteremo a casa il nostro cane.

Come diceva un vecchio spot pubblicitario: “prevenire è meglio che curare”.
Infatti ci siamo portati a casa un soggetto che, fatte tutte le valutazioni, sulla carta non dovrebbe dare problemi con la presenza di bambini.

Non abbassate la guardia, anzi è il momento di iniziare un percorso che possa portarvi alla piena consapevolezza di cosa vuol dire far convivere serenamente cane e bambino/i. Non aspettate che si manifestino i problemi perché una volta che si sono presentati è molto più difficile intervenire.

Una volta mi è stato detto da una collega, proprio alla luce del nuovo arrivo in famiglia, che persa la fiducia nel cane è molto difficile tornare indietro… e da addestratore mi viene da dire che è proprio vero!

Ne abbiamo viste tante di famiglie dove sono stati sottovalutati molteplici fattori che hanno rinunciato al cane per via di incidenti coi bambini. Dalla scelta errata dell’individuo, alla mala gestione fino ad arrivare a non riconoscere segnali di disagio del cane.
La scelta di tornare indietro non è mai semplice, ma non avete idea di come è facile perdere la fiducia nel proprio cane davanti a incidenti più o meno gravi.

Che fare quindi per evitare che si arrivi ad avere queste problematiche?

Stabilite delle regole chiare e precise per il vostro cane, un educatore può di certo insegnarvi quali sono e come applicarle. Questa operazione è sempre fondamentale, che ci siano o meno bambini in giro per casa.

Non lasciate mai da soli cane e bambino/i, qualsiasi sia la taglia del cane: entrambi sono imprevedibili e non ci sarebbe nessuno a prevenire interazioni scorrette. Inoltre il bambino ha delle movenze poco coordinate e improvvise che il cane non può interpretare (parliamo due lingue diverse).

Nella prima foto: esempio di interazione scorretta, ma comunque monitorata. Nicolò ha la regola che non si prende cibo dal tavolo!
Nella seconda foto: noi 3 a passeggio

cane e bambino convivono | PlayDog
cane e bambino convivono | PlayDog

Ai miei allievi dico sempre: “cento occhi su quello che fa il cane nei confronti del bambino, mille occhi su quello che fa il bambino nei confronti del cane”.
Prevenite, prevenite e ancora prevenite!
Non lasciate che il bambino si avvicini al cane nella maniera scorretta: all’età di mio figlio hanno l’abitudine di tirare, strappare, scavalcare. Sono gesti che nella maniera più assoluta vanno evitati intercettando il bambino prima che li metta in atto e insegnandogli la giusta interazione che ci deve essere.

Dall’altra parte, imparate a riconoscere i segnali di disagio che esprime il vostro cane non scambiandoli per momenti ilari e divertenti: solo in questo modo potete capire quando un’interazione non gli sta piacendo intervenendo così ponendole fine e non facendola più accadere.

Vi lascio indicandovi quali possono essere questi segnali: leccarsi il muso, girare la testa, digrignare i denti, saltare addosso, scrollarsi, sbadigliare fino ad arrivare a ringhi.

Monitorate sempre le interazioni, evitate che il cane arrivi a manifestare il disagio così come descritto sopra e insegnate al bambino come interagire nella maniera corretta.

Tenete a mente questi consigli e affidatevi a professionisti che possano aiutarvi prima dell’arrivo e durante la prima fase: solo così sarà possibile una convivenza serena.

Per maggiori info: 375 537 7555

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