Poteva finire come tante altre storie di cani che nascono, crescono, invecchiano e infine muoiono in canile… Invece Nicolò ha avuto la fortuna di incontrare le persone giuste al momento giusto.

Vissuto per 2 anni e mezzo nel canile ospitato dalla Castagnina di Pieve Fissiraga gestito da Associazione Canili Milano, Nicolò è uno di quei cani che raramente vengono adottati.

Perché non trovava adozione in canile?

Per la sua mole, 30 Kili di mix pastori.
Per il suo temperamento, cane molto reattivo che reagisce agli stimoli esterni, soprattutto al passaggio di persone e di automobili.
Per la sua storia, 4 anni di canile… già troppo vecchio per la classica famiglia che cerca il cucciolo di taglia piccola.

Insomma, un insieme di caratteristiche che lo rendono difficilmente interessante per la maggior parte delle persone che vorrebbe portarsi il cane a casa, nella classica cittadina italiana.

Nella foto: Nicolò in canile a gennaio 2024

playdog cane in canile

Le persone giuste al momento giusto

Ed è proprio qui che intervengono la bravura e la capacità di chi gestisce i canili e desidera fino allo stremo fare le adozioni corrette e consapevoli.

Esatto, parlo di adozioni corrette e consapevoli perché non basta fare uscire un cane dal canile, ma lo scopo ultimo è quello di non farcelo più rientrare.
Troppe storie finiscono col cane di turno che viene riportaro in canile “semplicemente” perché non sono state valutate tutte le variabili che entrano in gioco in un’adozione: il tipo di cane, il tipo di famiglia, l’impegno che richiede il cane, il tipo di lavoro che deve impegnarsi a fare la famiglia adottante… più spesso di quello che si immagina non basta l’amore per accogliere e gestire un cane appena arrivato a casa!

playdog cane in canile

La bravura di chi gestisce un canile sta nel voler scegliere personale qualificato che si occupi, oltre che a fare il lavoro sporco di pulire i box e accudire i cani ospiti, di prepararli per le adozioni.

Qui interviene la figura della prima persona giusta al momento giusto che si trova nella struttura, la mia super collega Valentina.
Lei è quella figura che, come anticipato, interviene in un canile per lavorare sui cani affinché essi possano essere adottati.
Nel caso di Nicolò è stato un lavoro di mesi!!!!
Se sono riuscito a portarmi a casa Nicolò, nella classica cittadina italiana, all’interno di una famiglia con un bambino di un anno, è soprattutto grazie a questa fase.

Sapientemente, costantemente e inesorabilmente Valentina ha lavorato con Nicolò introducendo nella sua quotidianità momenti di educazione e addestramento per fare sì che si abituasse alla presenza delle persone senza saltargli addosso; ha lavorato affinché si abituasse alla presenza e al passaggio delle macchine; ha lavorato affinché fosse il meno reattivo possibile con i passanti e saggiamente ha passato tutte queste nozioni a tutte le persone che hanno gestito Nicolò in canile.

Ha capito che Nicolò aveva voglia di apprendere e di lavorare e gli ha quindi insegnato le basi dell’educazione con le regole che un cane di famiglia deve avere per poter vivere e sopravvivere in una società che non è propriamente la sua.

Nella foto: Nicolò e Valentina in canile dopo una passeggiata

La bravura di chi gestisce un canile sta nel voler scegliere personale qualificato che si occupi, oltre che a fare il lavoro sporco di pulire i box e accudire i cani ospiti, di prepararli per le adozioni.

Qui interviene la figura della prima persona giusta al momento giusto che si trova nella struttura, la mia super collega Valentina.
Lei è quella figura che, come anticipato, interviene in un canile per lavorare sui cani affinché essi possano essere adottati.
Nel caso di Nicolò è stato un lavoro di mesi!!!!
Se sono riuscito a portarmi a casa Nicolò, nella classica cittadina Italia, all’interno di una famiglia con un bambino di 1 anno, è soprattutto grazie a questa fase.

Sapientemente, costantemente e inesorabilmente Valentina ha lavorato con Nicolò introducendo nella sua quotidianità momenti di educazione e addestramento per fare sì che si abituasse alla presenza delle persone senza saltargli addosso; ha lavorato affinché si abituasse alla presenza e al passaggio delle macchine; ha lavorato affinché fosse il meno reattivo possibile con i passanti e saggiamente ha passato tutte queste nozioni a tutte le persone che hanno gestito Nicolò in canile.

Ha capito che Nicolò aveva voglia di apprendere e di lavorare e gli ha quindi insegnato le basi dell’educazione con le regole che un cane di famiglia deve avere per poter vivere e sopravvivere in una società che non è propriamente la sua.

Nella foto: Nicolò e Valentina in canile dopo una passeggiata

playdog cane in canile

Il primo incontro e la decisione che Nicolò sarebbe venuto a casa con noi

Era fine giugno, io e mia moglie arrivavamo da un mese che dire devastante è poco: abbiamo dovuto dire addio ai nostri 2 cani di famiglia super anziani nel giro di 40 giorni.
Valentina mi chiede di andare con lei in canile per lavorare con alcuni cani e verificare a che punto fossero sulla loro strada verso l’uscita dal canile.

Mai e poi mai avrei immaginato in quel giorno di prendere una decisione del genere: un cane di 30 Kili di 4 anni a casa nostra insieme a un figlio di un anno mentre avevamo in ballo l’inserimento al nido e un trasloco?!?!?
Arriva lei con Nicolò al guinzaglio e comincia a spiegare cosa dovessimo verificare.

Lui bello come il sole e io con il cuore in frantumi per Cyd e Penny.
Tra le varie prove abbiamo verificato la reattività verso le persone; la reattività verso gli altri cani, verso le automobili; abbiamo passeggiato con un gruppo di persone per simulare vita cittadina e più facevamo prove, più mi accorgevo che poteva essere il mio compagno da qui ai prossimi anni.

4 anni, carattere già formato, finisce in mani esperte e sai quanto ci posso lavorare bene con lui?

Decido di parlarne a casa e quasi senza indugi ci ritroviamo a parlare di come potrebbe essere la nostra vita con Nicolò… e la sua con noi. Da giugno a ottobre c’erano di mezzo vacanze, nido e trasloco.
Troviamo la quadra col canile: Nicolò verrà con noi a metà ottobre.

Nelle foto: Nicolò conosce Carlo; Nicolò passeggia nel parcheggio del centro commerciale

playdog cane in canile incontro conoscitivo
playdog cane di canile in centro commerciale
playdog cane di canile in centro commerciale

Immagini come sarà il tutto, ti prepari e prepari tutto al meglio: non sarà semplice, ma sarà meraviglioso.
Cominciano le visite in canile per conoscerlo, prenderci confidenza, fargli conoscere Carlo (il nostro bimbo di 1 anno).

Super cane, tutte le prove sono andate benissimo (sempre grazie al lavoro svolto da Valentina), persino quella di andare in un luogo più popolato: parcheggio di un centro commerciale con passeggino e bambino come corredo… tutto come se fosse normalissimo per lui!

Tenete sempre a mente che Nicolò è nato e cresciuto in canile, quindi per lui è tutto nuovo!

Arriva metà ottobre, l’emozione è alle stelle e nella giornata del 21/10/2024 Nicolò esce per sempre dal canile la Castagnina di Pieve Fissiraga per arrivare nella classica cittadina italiana e godersi il resto della vita con noi!

Nelle foto: Nicolò l’ultimo giorno in canile, i suoi primi momenti in casa e il video della sua prima volta al nostro campo, libero e felice di correre.

Cane di Canile ultimo giorno in canile
Cane di Canile ultimo giorno in canile
cane di canile primo ingresso in casa
cane di canile primo ingresso in casa
cane di canile primo ingresso in casa

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