La decisione di prendere con sé un cane o un gatto è un atto che richiede profonda consapevolezza di quelle che saranno le conseguenze della nostra scelta e di quali responsabilità stiamo per assumerci nei confronti dell’animale che entrerà a far parte del nostro gruppo famiglia. Tutti i membri devono essere convinti del passo da compiere e consci dei cambiamenti che l’introduzione di un animale in casa comporterà. Un cane o un gatto devono diventare un compagno che migliora la qualità della vita della famiglia e non solo un sacrificio che ci toglie tempo ed energie, anche se indubbiamente questo lato della medaglia esiste.
Perché questo avvenga, l’animale deve avere la possibilità di condurre una vita soddisfacente, nel pieno appagamento dei propri bisogni, degli istinti e delle motivazioni di specie e di razza. In caso contrario non sarà in grado di vivere con serenità e svilupperà problemi comportamentali che andranno a incidere pesantemente sul suo benessere e su quello della famiglia.
Come affrontare la scelta
La condizione minima necessaria è operare una scelta consapevole e ponderata dell’animale da adottare. Cane o gatto? Cucciolo di razza o adulto da canile? Cane giovane o anziano? Quale razza? Sono in grado di gestire un meticcio con una storia di maltrattamento alle spalle che potrebbe presentare diversi problemi comportamentali una volta arrivato a casa? Queste sono solo alcune delle domande che dobbiamo necessariamente porci prima di prendere una decisione.
Va da sé che regalare il cucciolo per Natale o il gattino alla nonna per farle compagnia non sono delle buone idee e mancano completamente dei presupposti per un’adozione corretta. Anche pensare di prendere un cane per farlo vivere in giardino e non portarlo mai in passeggiata o addirittura non farlo entrare in casa pone già in partenza le basi per l’insorgenza di problemi comportamentali derivanti da un profondo disagio dell’animale. Così come è errata la credenza che un gatto non sia impegnativo e si gestisca da solo: è un animale sicuramente più indipendente del cane e non ha bisogno di essere portato fuori ma richiede comunque impegno e tempo perché i suoi bisogni di specie siano soddisfatti.
Detto ciò, cane e gatto hanno precisi e differenti bisogni di natura etologica che vanno necessariamente rispettati e assecondati. Delle diversità abbiamo già parlato nell’articolo Cane e gatto (un amore possibile).
E quindi, come scegliere? Innanzitutto cerchiamo di capire se siamo più tipo da cane o da gatto, cosa che sembrerebbe banale ma a volte non lo è. Per esempio, abbiamo sempre voluto un cane ma siamo single, stiamo fuori casa 12 ore al giorno e lavoriamo anche nel weekend, torniamo distrutti dal lavoro e l’idea di uscire di nuovo ci fa rabbrividire… magari accantoniamo l’idea di un cane. Ci piacerebbe un gatto? Sì? Bene, prendiamone due. No? Ok, niente animali domestici. Scelta consapevole significa anche rinunciare se non si è in grado di offrire all’animale ciò di cui ha bisogno, anche se la nostra bambina vuole tanto un cucciolo, anche se i canili sono saturi e anche se i gattili non sanno più dove stallare i gatti. Un’adozione fatta con superficialità, così come l’acquisto di un cucciolo della razza sbagliata per noi, equivale spesso a una rinuncia di proprietà, a un rientro in canile di un cane che quindi avrà poi più difficoltà a trovare adozione, all’ingresso in canile di un cane di razza che con il proprietario giusto avrebbe avuto l’opportunità di una vita felice, una vita molto più breve della nostra che non può essere sprecata in un box.
Le caratteristiche da prendere in considerazione
Troppo spesso, i proprietari scelgono un cane per l’aspetto, perché è di taglia piccola, perché l’hanno visto nella pubblicità o nel film Disney, senza avere la mimina conoscenza della razza e delle attitudini di quel cane. La maggioranza delle razze sono state selezionate per un determinato e specifico lavoro quindi il nostro cane ha per genetica il bisogno di svolgere quel lavoro o comunque di soddisfare quelle particolari predisposizioni e motivazioni. Cani da caccia che vivono in appartamento in centro città e fanno solo giro dell’isolato e area cani, cani da guardiania relegati in giardini di 20 mq, il povero labrador da divano, obeso e frustrato, maltrattato da migliaia di inconsapevoli famiglie convinte di avere un cane da compagnia per i bambini, o ancora il jack russell TERRIER, piccola bestia di Satana comprata per stare in appartamenti piccoli perché è piccolo (!!!!)… ecco alcuni dei perfetti candidati per diventare cani distruttivi, iperattivi, aggressivi, morsicatori. Scegliere la razza giusta, informandosi attraverso canali di informazione autorevoli, è quindi fondamentale.
Anche la scelta di prendere un cucciolo piuttosto che un cane adulto è da valutare con molta attenzione perché, se è vero che adottando un cucciolo abbiamo la possibilità di lavorare bene da subito evitando problemi futuri, è anche vero che i primi mesi di vita sono un periodo delicato in cui sbagliare significa condizionare il cane per tutta la sua vita. Un cucciolo è inoltre molto più impegnativo di un adulto.
Per approfondimenti sull’argomento leggi anche gli articoli La socializzazione del cucciolo e Sos cucciolo: errori da non commettere per crescere un cucciolo educato.
Adottare da un’associazione
Infine, consideriamo la scelta di adottare un cane dal canile. Un bellissimo gesto, senza dubbio. Ma anche in questo caso il cane va valutato con attenzione. Assolutamente no ai cani spediti dal sud: il cane va sempre visto, conosciuto e valutato assieme a tutta la famiglia. I cani che arrivano tramite staffette sono delle incognite, sono spesso animali ferali che volontarie senza nessuna competenza tolgono erroneamente dal territorio, l’unico a cui sono abituati, buttandoli in una città e condannandoli così a una vita di disagio che non supereranno mai. Affidatevi a un’associazione seria che recupera e riabilita i cani in modo sensato e motivato e fatevi seguire da un professionista in un percorso di educazione che vi insegnerà a gestire un cane che probabilmente parte già con una situazione problematica.
Lo stesso discorso vale per i gatti. Moltissimi dei gatti che finiscono nelle nostre case sono a tutti gli effetti selvatici o figli di selvatici e quindi, per genetica, difficilmente si adatteranno alla vita accanto all’umano. Andate sempre a vedere il gatto e assicuratevi che sia socializzato con l’uomo e magari con altri gatti o con i cani.
Mai farsi impietosire da annunci strappacuore, spesso neanche del tutto veritieri. E ricordiamoci e ripetiamo come un mantra che NO, NON BASTA L’AMORE.
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